La nostra quarta pubblicazione: maggio 2021

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Ben ritrovati tutti

siamo alla nostra quarta pubblicazione.

Come sempre si tratta di argomenti trattati nelle diverse discipline dai quali poi abbiamo estratto gli articoli.

Per la sezione “REGOLE e REGOLAMENTI” l’allievo Montella Michele guidato dalla prof.ssa Filomena Candalino di Diritto ed Economia, ha preparato un interessante articolo sulla Costituzione Italiana, tematica trattata nella nostra classe già dallo scorso anno. La pubblicazione è prevista per il 14 maggio ore 8:00.

Per la sezione “NOI CITTADINI DEL WEB”  gli allievi Del Prete Davide, Esposito Francesco Pio, Livigni Giovanni  guidati dalla prof.ssa Di Palo Rachele di tecnologie informatiche, hanno preparato un articolo nel quale si parla di Social Network. La pubblicazione è prevista per il 15 maggio ore 8:00.

Per la sezione ” SOSTENIBILITA’ ” gli allievi Carrara Pietro, De Luca Alessandro e Vacca Mario hanno riportato un articolo su di un argomento trattato a lezione nelle ore di tecnologie e disegno con la prof.ssa Ambrosecchia Gloria , un articolo nel quale vi parleranno del riciclaggio del legno. La pubblicazione è prevista per il 16 maggio ore 8:00.

Per la sezione “SMART CITY” gli allievi  La Commara Alessandro, Cortese Simone e Trisolini Salvatore, guidati dalla prof.ssa Di Palo  hanno preparato un articolo nel quale evidenzieranno alcune caratteristiche fondamentali delle SMART CITY. La pubblicazione è prevista per il 17 maggio ore 8:00.

Buona lettura

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Progetto ORA

Prossimo appuntamento – Napoli Maschio Angioino – Sala dei Baroni

È O.R.A. di muoversi! Di rompere gli schemi, allargare gli orizzonti, immaginare e percorrere nuove strade. Open Road Alliance è l’alleanza dei giovani delle città metropolitane d’Italia, riuniti per progettare le comunità del futuro.

È nato il primo Manifesto della mobi​lità sostenibile della scuola italiana!

https://www.manifestomobilitasostenibile.it/

il nostro istituto ha contribuito al manifesto della mobilità sostenibile partecipando al Progetto ORA

https://www.progetto-ora.it/

Smart City: le 6 caratteristiche fondamentali.

Salve a tutti amici del web oggi parleremo di Smart City, in particolare di come esse si stanno sviluppando in Italia e in Europa.

Cos’è una Smart City?

Una Smart City è definita anche “città intelligente”, ovvero una città immersa in internet, completamente cablata, dotata quindi di un insieme di collegamenti che permettono l’interconnessione.

L’obiettivo generale di ogni smart city è aumentare il benessere dei residenti e sostenere questo cambiamento.

Città più vivibili. Cosa sono le Smart City e a che punto siamo in Italia

Le caratteristiche di una Smart City sono:

Smart economy;

Smart people;

Smart governance;

Smart mobility;

Smart enrvironment;

Smart living.

Smart City Indicators: Six Fields of Action for Success

Smart Economy

Si parla di “smart econmy” quando una città sfrutta le nuove tecnologie per sviluppare nuove idee e
produrre di più con uno sforzo minore.

Un esempio è “Smile”: un digital innovation hub europeo, con sede a Parma, che aiuta le aziende a
trasformarsi digitalmente per rendere più efficiente la propria produzione e i propri processi.

Le attività di Smart Economy della Città di Prato | Città di Prato

Smart People

Con smart people si intende la partecipazione, il coinvolgimento e l’interazione tra cittadini e la pubblica
amministrazione.

Esempi sono le app utilizzate per la consultazione di referti, pagamenti di ticket,
prenotazioni di visite così come quelle che aggiornano i cittadini su manifestazioni
aderenti che si svolgeranno sul territorio.

Smart People – Bergamo Smartcity & Community

Smart Governance

La smart governance è fortemente legata alla smart people.
Essa prevede un governo che abbia una visione strategica del proprio sviluppo e coinvolga i cittadini nei temi di rilevanza pubblica, promuova le tecnologie digitali e semplifichi le procedure amministrative.

Smart Mobility

L’obiettivo della smart mobility è di gestire efficientemente gli spostamenti quotidiani dei cittadini
e gli scambi con le aree limitrofe attraverso spostamenti agevoli e buona disponibilità di trasporto
pubblico.

Esempi sono Noleggio Auto On Demand, car sharing e l’utilizzo di veicoli elettrici.

Smart Mobility e Sharing mobility al centro della città sostenibile • Lumi

Smart enrvironment

Lo smart enrvironment si occupa dello sfruttamento delle risorse a disposizione e si impegna
a garantire l’uso sicuro e rinnovabile del patrimonio naturale con iniziative tese
a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.

Smart Living

La smart living si impegna a rendere migliore la qualità della vita all’interno di una città intelligente grazie a delle innovazioni inserite in diversi ambiti.

In ambito infrastrutturale, ad esempio, è importante l’utilizzo in rete delle risorse disponibili: tale sistema
permette lo sviluppo sociale, culturale e urbano.

Con il termine infrastruttura si intende la fornitura di servizi per i cittadini e le imprese utilizzando delle tecnologie di informazione e comunicazione (telefonia fissa e mobile, reti informatiche, ecc.)

Smart Living: la Regione finanzia 13 progetti bresciani, uno è gussaghese -  Gussago News

Le città smart in Europa

Molte città europee negli ultimi anni hanno avviato un processo di modernizzazione.
Modelli da cui prendere spunto sicuramente sono
Amsterdam e Londra.

Il percorso della città di Amsterdam verso un futuro più intelligente è iniziato già negli anni ’90.
La città punta a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 40% entro il 2015 e del 75% entro il 2040.

Le città smart in Italia

Negli ultimi anni anche in Italia alcune città hanno avviato il proprio percorso di sviluppo.
Un esempio è la città di Milano, la quale ha pubblicato le Linee Guida per uno sviluppo intelligente
già a partire dal 2014.
L’obiettivo è quello di fare di Milano e della sua area metropolitana una Smart City in modo da includerla nelle reti delle grandi città europee ed internazionali.

Milano è la Smart City per eccellenza secondo l'ICity Rank – Mobilita.org

Grazie tante per la visione!

Articolo scritto da: Salvatore Trisolini; Alessandro La Commara ; Simone Cortese.

Il riutilizzo sostenibile del legno

Rifiuti del legno post-consumo - Saviola

Salve ragazzi e bentornati sul nostro Blog! A parlarvi di sostenibilità sono Pietro Carrara , Mario Vacca e Alessandro De Luca che per voi hanno preparato questo articolo sul riutilizzo sostenibile del legno .

Tutti conosciamo per la nostra vita gli utilizzi fondamentali del legno  che si ricava dal tronco degli alberi. In termini tecnici, è l’elemento costitutivo di una pianta ed è formato da fibre di cellulosa legate da una matrice di lignina. L’utilizzo del legno rientra nel ciclo naturale delle cose, nell’impatto inevitabile che l’uomo ha sull’ambiente e sicuramente sostituirlo con la plastica e con derivati sintetici vari non sarebbe una scelta più “green”, più ecologica e/o meno dannosa per l’ambiente. Il legno lo ritroviamo come materiale di costruzione, come materiale di arredo insomma è un elemento fondamentale per le nostre case, le nostre città

Il consumo del legno però deve essere moderato, ecosostenibile, le grandi industrie del legno devono agire in modo responsabile per far si che la materia prima, ossia gli alberi, non sia distrutta in maniera sconsiderata.

Lo smaltimento e il riciclaggio del legno usato è un processo che assolve due compiti primari: da un lato, l’ottimizzazione economica data dall’utilizzo di un materiale pienamente recuperabile; dall’altra, la preservazione dell’ambiente tramite la sostituzione del legno di primo taglio da alcuni ambiti di mercato ben precisi, In seguito al diffondersi di una sensibilità nei confronti dei temi ecologici sempre più massiccia, il legno è tornato a essere altamente considerato.

La domanda che a questo punto ci poniamo è : ” ma come si ricicla il legno?”

Recuperare il legno significa preservare l’ambiente che ci circonda. Poter riciclare il legno vuol dire trattare bene la materia prima, gli alberi, e ridurre l’impatto ambientale che un rifiuto legnoso abbandonato in discarica produce.

Viene raccolto presso le apposite piattaforme per poi essere avviato agli impianti di riciclaggio. Tutto il legno può essere riciclato e il materiale ottenuto è di ottima qualità. Presso i centri di raccolta il legno subisce una prima riduzione di volume per ragioni logistiche, poi viene avviato agli impianti di riciclaggio dove subisce le operazioni di pulizia, e successivamente ridotto in scaglie, cioè frantumato in piccoli pezzi detti chips. Successivamente dei pulitori ne eliminano i corpi estranei minori (chiodi, sassolini, ecc) mentre altri, detti mulini, lo raffinano ulteriormente, rendendo le fibre ancora più piccole. Il legno passa poi ad un essiccatoio e successivamente avviato ai pulitori pneumatici a secco.

Alla fine del processo di riciclaggio dal legno viene ottenuta una resina.

Altra domanda che viene spontanea è: ” ma cosa si fa con il legno riciclato?”

Il rifiuto legnoso recuperato può essere destinato agli impianti di produzione di agglomerati lignei per l’industria del mobile, alle cartiere per la produzione di pasta cellulosica, al settore della bioedilizia per la realizzazione di blocchi-cemento, agli impianti di trasformazione per la produzione di compost o, dopo una prima trasformazione, agli impianti di incenerimento come combustibile (compresi quelli atti alla combustione di biomasse) per la produzione di energia e calore.

Il riciclo del legno: da spreco a risorsa

Addentrandoci in dettagli più tecnici ci sarebbe tanto altro da dire sul ricicli del legno.

Per ora ci fermiamo qui.

Speriamo di avervi dato un’idea sull’importanza dell’utilizzo corretto del legno. Ancora prima del riciclo industriale del legno è importante che anche tutti noi nel nostro quotidiano impariamo a non sprecare legno, a riutilizzare il legno che può essere riutilizzato, ad avere più rispetto per questo materiale tanto importante per la natura ma anche per la nostra vita.

Per la realizzazione di questo articolo le informazioni sono state prese da :

http://www.buinilegnami.it/info/I/rif000003/1125/PROCESSO-RICICLO-DEL-LEGNO-Smaltimento-e-il-riciclaggio-del-legno-usato—

https://www.ilgiardinodegliilluminati.it/2017/10/consumo-legno/

http://www.vita.it/it/article/2020/06/17/il-legno-il-materiale-per-un-futuro-ecosostenibile/155897/

Legno | Consumo ecosostenibile del legno | Ecco le nuove normative

I social

Cosa sono i Social?

Social media o social network è un’espressione generica che indica tecnologie e pratiche in internet che le persone adottano per condividere contenuti testuali, immagini, audio e video, consentendo la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti.

Qual è la differenza tra social media e social network?

Un social media è un software che genericamente viene utilizzato come mezzo di comunicazione ad un grande numero di persone attraverso dei contenuti (immagini video ecc.). Sono mezzi di comunicazione. Ai mass media: T.V; radio; giornali… oggi si sono aggiunti anche i social media.


Un social network è un software che genericamente viene utilizzato come rete interattiva per comunicare con più persone singolarmente. Negli ultimi anni queste due categorie si sono sempre di più mescolate tra loro, ed è quindi più difficile stabilire un software di quale faccia parte. Per questo ormai sempre più spesso si generalizza usando soltanto la parola social.

Regole dei social

Il materiale si trova sui SOCIAL, come tutto il materiale che troviamo in internet, non può essere utilizzato a nostro piacimento, ogni cosa presente sui social ha un autore e bisogna verificare se questo autore ci da il permesso di utilizzarlo e ci dice anche come utilizzarlo. L’autore ci può dire se i suoi materiali possono essere completamente utilizzati, parzialmente utilizzati, in quali contesti possono essere utilizzati, se possono essere modificati, se possono essere utilizzati per scopi commerciali o non commerciali. Esistono delle regole da verificare e rispettare prima di utilizzare il materiale in rete ;queste regole sono chiamate licenze d’uso(CREATIVE COMMONS).

I vantaggi dei social

I social network però, implicano anche vantaggi come:

  • Comunicazione e informazione
    avvengono in tempo reale
  • Si possono utilizzare dovunque si
    vuole
  • La comunicazione avviene a livello
    globale, mettendosi in comunicazione
    con persone che vivono anche dall’altra
    parte del mondo
  • Mantengono e incrementano i
    rapporti con altre persone

Gli svantaggi dei social

  • Informazioni false
  • Problemi nelle relazioni
  • Cyberbullismo
  • Discriminazione nel mondo del lavoro
  • La dipendenza dai social media

COME COMPORTARSI SUI SOCIAL.

  • Per prima cosa non dobbiamo mai condividere le nostre informazioni con persone sconosciute, come ben sappiamo la condivisione delle nostre informazioni ad utenti sconosciuti potrebbe rovinare la nostra reputazione sia nel web che nella vita reale.
  • Altra regola fondamentale è quella di conservare le proprie password e di accedere alle varie applicazioni con password diverse, poiché usando una sola password per tutto, basta perdere una per perdere tutto. 
  • Ma la miglior regola per difendersi è quella di conoscere le regole della privacy per essere più attenti ad eventuali fregature.
  • Bisogna avere rispetto per tutti e non usare toni e linguaggi offensivi e sgarbati.
  • Non bisogna mai utilizzare i Social per danneggiare l’immagine pubblica di altri. Sappiamo benissimo che per vivere bene in comunità è necessario rispettarci tra noi utenti.

Le piattaforme social predispongono di un regolamento, chiamate anche “Linee guida della community”.

Le linee guida della community sono un insieme di regole create da ciascuna piattaforma di social media per garantire uno standard di comportamento previsto sulla piattaforma per creare un ambiente sicuro in cui gli utenti possano interagire e divertirsi. Tendono a fornire consigli su ciò che è proibito, ovvero attività illegali e azioni che possono portare alla sospensione o alla cancellazione definitiva di account. In sintesi il giusto comportamento porta a un rispetto reciproco nella community.

L’OMS ha dichiarato che nell’era dei social la disinformazione sia un grande pericolo.

Troppe informazioni e soprattutto sbagliate disorientano le persone e confondono la realtà con la falsità.
Ci sono quindi dei consigli come: Affidarsi solo a fonte istituzionali, riflettere prima di condividere notizie sbagliate che possano suscitare forti reazioni in altre persone, controllate la data di pubblicazione delle notizie, fare attenzione ai siti che visitiamo Attenersi solo a parole di un esperto.

I SOCIAL AI TEMPI DEL COVID-19

A causa del covid-19 tutti siamo stati costretti a rimanere a casa, e solo grazie ai social siamo riusciti a rimanere lo stesso tutti in contatto.

Durante il periodo di pandemia, nei social network si è diffusa una quantità eccessiva di notizie e informazioni riguardanti anche l’argomento in questione, spesso prese in considerazione come notizie vere e ben accurate ma che in realtà erano false.

Nei social sappiamo tutti quante fake news girano, ma come ce ne accorgiamo?

Bene, il primo passo da fare è quello di controllare da chi è condivisa la notizia, molto spesso basta una notizia condivisa da una fonte sconosciuta per poi spargersi in tutto il web.

Ma per riconoscere una fake news basta anche vedere la data di pubblicazione di quella notizia. 

In sostanza basta non credere sempre a tutto quello che viene detto nel web ma confrontare, sempre, una notizia da una fonte ben accurata e ufficiale.

La Costituzione Italiana

LA COSTITUZIONE ITALIANA

ARTICOLO REALIZZATO DA MICHELE MONTELLA 14/05/2021

Si sente parlare spesso di leggi ,di decreti, di ordinanze ma ,tra le norme giuridiche, oggi vi voglio parlare della Legge fondamentale del nostro Stato, la Costituzione.

La Costituzione italiana venne promulgata da Enrico De Nicola il 27
dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948, appena 18 mesi dopo
l’importante referendum, avvenuto a suffragio universale, del 2 giugno
1946, attraverso il quale non solo gli italiani scelsero la repubblica come
forma di governo per l’Italia ma elessero anche l’Assemblea costituente
con il compito di redigere la nuova Costituzione che andava a sostituire lo
Statuto albertino.


CHE COS’E LA COSTITUZIONE E QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE

La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato( ovvero l’insieme di regole che disciplinano i tratti essenziali dell’organizzazione dello stato e le relazioni con i cittadini). Essa presenta queste caratteristiche:

  • Votata, poiché è stata scritta da un organo democraticamente eletto( L’Assemblea costituente).
  • Lunga, poiché contiene molte disposizioni che riconoscono e tutelano i diritti dei cittadini.
  • Rigida, poiché è modificabile solo attraverso leggi costituzionali che richiedono, per essere approvate, un procedimento aggravato, cioè molto più complesso rispetto a quello previsto per approvare le leggi ordinarie. Proprio quest’ultimo carattere, opposto al carattere “flessibile” dello Statuto albertino, ha “messo al riparo” la nostra costituzione da cambiamenti arbitrari alla carta costituzionale come quelli che avvennero nel periodo fascista.

LA STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

La Costituzione italiana è composta da 139 articoli, divisa da 2 parti precedute da un preambolo:

Il preambolo si intitola “PRINCIPI FONDAMENTALI (articoli 1-12) i quali enunciano i valori che sono alla base del nostro Stato e ai quali devono ispirarsi tutti gli organi dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni.

La prima parte si intitola “DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI” (articoli 13-54) e disciplina i rapporti tra lo Stato e i cittadini.

La seconda parte si intitola “ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA” (articoli 55-139) e definisce la composizione e le competenze degli organi dello Stato.

LA STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE

Principi fondamentali (artt.1-12)
Parte  I Diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54)
Rapporti civili   (artt.13-28)Rapporti etico sociali   (artt.29-34)Rapporti economici   (artt.35-47)Rapporti politici   (artt.48-54)
Parte  II Ordinamento della repubblica
(artt.55-139)
Parlamento     (artt.55-82)Presidente della Repubblica (artt.83-91)Governo     (artt.92-100)Magistratura     (artt.101-113)Regioni, Province, Comuni (artt.114-133)Garanzie Costituzionali   (artt.134-139)

Riflessioni sul “Nostro senso di infelicità” attraverso poesie e quadri di autore.

EDWARD HOPPER pittore biografia opere

Salve sono Lisa Aletta e vorrei raccontarvi delle riflessioni che ho fatto sul mio senso di infelicità in seguito ad un tema di discussione propostoci in classe.

Dopo aver letto la poesia di Montale: “Spesso il male di vivere ho incontrato”, ci è stato chiesto, anche attraverso immagini o quadri di descrivere il nostro senso di infelicità.

Io l’ho descritto attraverso i quadri di Edward Hopper, pittore statunitense, nato nel 1882 e morto nel 1967.È stato famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine.

Detto questo, diamo un’occhiata al mio tema. Se mi venisse chiesto di dare una rappresentazione di infelicità tramite le immagini mi viene da citare Edward Hopper.

Vidi il suo primo quadro qualche anno fa, Automat che raffigura una donna seduta ad un tavolo di un locale, persa nei suoi pensieri con uno sguardo spento. Non so per quale motivo mi colpì ma so solo che ancora oggi quel dipinto sembra parlarmi. Tutti i quadri di Hopper sembrano rappresentare la solitudine, ma non è così. Gli individui nei suoi dipinti non sono soli, ma avviliti. In quelle figure non ci sono più emozioni e la solitudine è diventata qualcos’altro: essa si è trasformata nella consapevolezza di vivere una vita che non appartiene a loro.

Una delle cose che più mi fa rattristire è il bisogno di noi esseri umani di consumare, comprare e costruire, tutto questo all’infinito. Le aziende offrono un lavoro alle persone che spendono il loro stipendio per comprare prodotti di altre aziende che a loro volta offrono lavoro ad altre persone. È un loop infinito alimentato dalla necessità di consumare ininterrottamente. La pubblicità e il marketing creano in noi dei bisogni i quali in realtà non ci appartengono. La nostra vita si basa sull’offrire ad altre persone la cosa che sappiamo fare meglio per guadagnare uno stipendio per finalmente soddisfare quei bisogni che in realtà non abbiamo.

Edward Hopper: analisi delle sue opere e dei loro significati – Auralcrave

Con questo ragionamento torniamo ai quadri di Hopper; i suoi soggetti sono delle semplici persone che lavorano, hanno una buona posizione sociale, come possiamo notare in alcuni quadri tramite i vestiti che indossano e gli oggetti che possiedono, ma dal loro volto si percepisce la loro infelicità, come se fossero corpi senz’anima che hanno abbandonato qualsiasi contatto con le emozioni.

Quelle immagini non rappresentano rabbia, tristezza o dolore, sono solo assenti dalla realtà, come se fossero consapevoli di star vivendo una vita costruita sul nulla, una vita che continua su dei binari seguendo per forza quella direzione. Lavorare, guadagnare, spendere soldi, possedere oggetti, buttarli e rimpiazzarli all’infinito .. questa per me è l’infelicità. Per questo nei quadri di Hopper i personaggi sembrano soli anche se in realtà soli non sono. Quei quadri nonostante abbiano più di mezzo secolo rappresentano ancora la realtà di oggi, con l’unica differenza che invece di fissare il vuoto fissiamo uno schermo. Stiamo giorni con lo sguardo fisso su una vetrina virtuale, la quale ha lo scopo di alimentare desideri che in realtà non abbiamo ma usiamo solo per trovare una giustificazione alla vita che abbiamo scelto, o meglio, che ci hanno scelto.

Edward Hopper, stile, biografia, opere e citazioni.

Cinema che Passione – To the Bone (fino all’osso)

To the bone - Fino all'osso @ Netflix - B. | Serie tv
Scritto e diretto da Marti Noxon nel 2017

Salve, sono Sara Fuiano, in quest’articolo ci tenevo a parlarvi di ‘’to the bone’’ un film che mi ha segnata in senso positivo ed ha contribuito indubbiamente alla mia crescita mentale.

Il film parla di Ellen una ragazza ventenne con alle spalle una famiglia complessa, un padre assente sempre occupato con il lavoro che gli serve principalmente  per  mantenere la sua seconda famiglia e la sua ex moglie Judy, madre biologica della protagonista. 

La vita di Ellen l’ha sempre messa a dura prova, rendendole complesso anche solo guardarsi allo specchio tanto che ha sviluppato una forma di disturbo alimentare, l’anoressia. Con quest’ultima ha sviluppato anche obbiettivi malsani come quello di riuscire a contenere il proprio braccio tra il pollice e l’indice della mano.  

La matrigna di Ellen inizia ad esser preoccupata per la ragazza ed a proporle varie cure che però non sono d’aiuto essendo che la ragazza si rifiuta di farsi aiutare. Finchè non le viene posto dinanzi un ultimatum: o inizia a mangiare o torna dalla madre biologica.

Ellen  il mattino seguente viene quindi portata dal dottor William Beckham che le chiede sei settimane di permanenza nel suo centro. Quindi la nostra protagonista si trasferisce poi a Threshold dove verrà svolta la sua terapia. 

A thresshold vivono già altre sei ragazze ed un ragazzo. La terapia è un po’ trasformata in un gioco, viene basata su punteggi e livelli,  ogni passo in avanti fa guadagnare punti.

Grazie anche al rapporto che si instaura con Luke, il ragazzo che vive lì, Ellen inizia a mangiare anche se poco un po’ alla volta inizia a credere in se stessa. A seguire Luke si dichiara a Ellen confessandole d’essersi innamorato di lei, la ragazza ha poi una ricaduta e nonostante gli sforzi non riesce a prendere peso per evitare l’intubazione.  Ellen decide quindi di arrendersi alla malattia e interrompere la terapia tornando dalla madre biologica.

Durante la notte la madre le confessa di sentirsi in colpa, le dice d’aver avuto una depressione post partum e di averla trascurata e non esser stata una buona madre. In seguito le suggerisce di nutrirla come avrebbe dovuto fare quando la ragazza era neonata, nonostante la situazione alquanto strana Ellen decide di assecondare la madre dopo che quest’ultima ormai a pezzi le dice che accetta il desiderio della figlia di lasciarsi morire. Ellen lì scossa si lascia allattare da un biberon con del latte di riso.

Decide poi di iniziare una passeggiata notturna nella quale si sdraia e perde i sensi sotto ai raggi della luna. Si risveglia sotto le luci del sole con Luke che le fa da ombra e le suggerisce di ripararsi sotto un albero lì vicino. Una volta giunta lì si sdoppia e si rende conto di star sognando quando Luke la bacia e le rivela quanto è malata, le porge un pezzo di carbone che rappresenta il suo coraggio. Lei inghiottisce il sassolino e rivolge lo sguardo verso il basso dove vede il suo corpo che giace nella polvere. Quest’immagine la terrorizza inducendola a risvegliarsi e al suo risveglio accetta pienamente il fatto d’esser viva comprendendone il senso. 

Dunque sceglie di lasciare il ranch della madre e andare a salutare la seconda famiglia del padre per poi tentare nuovamente il ricovero nella clinica alla ricerca di riuscire finalmente a vivere per davvero.

Il mio parere personale sul film è difficile da spiegare. In parole povere è letteralmente da brividi sia per chi ha visto con i propri occhi un suo caro star male, sia per chi ha combattuto personalmente una battaglia con il cibo, sia per chi non ha mai avuto a che fare nella vita con un DCA (disturbo del comportamento alimentare) ma ha un minimo di empatia. 

Induce a ragionare, a ‘’risvegliarsi’’ così come Ellen negli ultimi minuti del film, a rendersi conto che mangiare troppo poco, troppo, indursi al vomito dopo i pasti o alternare giorni di digiuno a giorni di abbuffate potrebbe portare a vivere un vero è proprio incubo. 

Ve lo consiglio. Può sembrare pesante o noioso ma posso assicurarvi che non lo è, l’ho riguardato tre volte e lo guarderei ancora.

Lily Collins, da ex anoressica così combatto il tabù - Persone - People -  Lifestyle
Marti Noxon. Martha Mills Noxon, nota come Marti Noxon, è una sceneggiatrice, regista e produttrice televisiva statunitense.Lily Collins, figlia del musicista Phil e della seconda moglie Jill Tavelman, è arrivato il momento di rivelare e affrontare pubblicamente l’anoressia di cui ha sofferto. Il 2017 è l’anno in cui ha ammesso i suoi problemi e li ha trasformati in un messaggio per aiutare gli altri

Fare musica che passione: come costruire un’ home studio pt.2

I 9 Strumenti Fondamentali per Creare uno Studio di Registrazione a Casa

Salve a tutti amici lettori di Be Today To Be Tomorrow, sono Alberto Gallo, e oggi continuerò a parlarvi di come costruire uno studio di registrazione direttamente a casa vostra.
Buona lettura!
Una volta comprati microfono e scheda audio possiamo registrare tranquillamente la nostra voce, mancano però delle cose essenziali come ad esempio : le cuffie.
Attrezzo molto sottovalutato da molti sono proprio le cuffie, oramai ce ne sono di tutti i tipi, ma a noi interessano due paia in particolare: una per mixare e masterizzare la canzone, ed un altra per registrarla.
I requisiti per entrambe sono completamente diversi, per le cuffie da registrazione, ci servirà una cuffia chiusa, così da isolarci dai rumori esterni e sentire bene la strumentale sulla quale andremo a cantare, ce ne sono molte e non ne serve una molto costosa, ma per avere una maggiore garanzia consiglio delle beyer­dy­namic DT-770, sono delle cuffie ottime non solo per registrare, ma anche per ascoltare la musica, per il gaming e , perchè no, anche per mixare (anche se non sono molto indicate), queste cuffie sono comodissime e isolano benissimo e, avendole provate personalmente, ve le consiglio, il prezzo è di 130 euro ma rapporto qualità- prezzo sono le migliori.

Beyerdynamic DT 770 PRO 80 Ohm Cuffie da Studio: Amazon.it: Elettronica
Beyerdyinamic dt-770


Mentre, per il mix ci servirà una cuffia aperta, per sentire il suono in maniera più ampia e per garantire il miglior mix possibile, visto che alcune di queste sono costose e arrivano anche a più di 500 euro, io vi consiglio una cuffia che è stata ben recensita da molti ingegneri del suono e che fa il suo lavoro, cioè le Audio Technica ATH-M50X il loro prezzo è di 140 euro.

Ora che il 60% è stato fatto, mancano le ultime cose. Se vogliamo sentire il nostro audio in mono (solo da un lato) o in stereo (da entrambi i lati) ci serviranno dei monitor da studio, quelli meno costosi sono sopratutto mono e partono da circa 170 euro, come le
YAMAHA HS7 mono. gli impianti stereo di qualità maggiore partono dai 300 euro. Questo non è un acquisto obbligatorio da fare ma se ne avete la possibilità vi consiglio, per andare sul sicuro, delle Yamaha HS8 stereo.

Il monitor sopra è uno Yamaha hs7, mentre quella sotto è una coppia di monitor Yamaha hs8, entrambi acquistabili sia in mono che in coppia.

E per oggi è tutto, il prossimo articolo sarà l’ ultima parte della costruzione di un home studio dove vi parlerò dell’ isolamento acustico, restate sintonizzati sul blog e su tutti gli articoli, alla prossima.